Storia di Avezzano

Le testimonianze più antiche della presenza umana nel territorio risalgono al Paleolitico con ritrovamenti datati fra i 130.000 e i 75.000 anni fa che attestano la presenza di cacciatori provenienti dalle coste vicine i quali, oltre che di caccia, vivevano di semplici attività quali l'agricoltura e allevamento.

La storia di Avezzano appare connessa a considerevoli cambiamenti climatici e a calamità naturali come il più conosciuto sisma che colpì la cittadina e i paesi limitrofi nel Gennaio 1915.

E' così dunque che già attorno al IX-VIII secolo a.C. Avezzano venne sconvolta da un grave mutamento climatico: freddo e piogge ebbero la meglio al punto da provocare l'innalzamento delle acque lacustri e lo spostamento della popolazione marsicana in villaggi di altura; più recente è invece il suddetto terremoto, un evento catastrofico (il sisma raggiunse l'undicesimo grado della scala Mercalli) che cagionò oltre 10.000 morti e la distruzione quasi totale degli edifici cittadini, solo in parte recuperati.

Gran parte degli studiosi attribuisce le cause allo slittamento di una faglia seppure incomba il sospetto che il terremoto fosse provocato dal prosciugamento del Lago del Fucino.

A volerlo fu Alessandro Torlonia nel 1875: una volta liberato il territorio da questo specchio di acqua, si potè lavorare alla Piana del Fucino ossia a una florida superficie destinata alle produzioni agricole.